Che poi alla fine è solo una partita. E loro nei tempi regolamentari hanno meritato. E non sempre si può vincere. Bisogna saper perdere. E i rigori, si sa, sono una lotteria. E una volta ti va bene e una volta ti va male. E comunque alla fine è un gioco. E poi che vinca il migliore. E ora sportivamente ci godremo le partite che rimangono anche se non ci siamo noi. Sportivamente e con tanto amore per il calcio, no?
No?
12 Responses to Win the best
Alberto 23 giugno 2008
No.
In ogni caso, io da questo momento in poi, e in onore dei vecchi tempi, terrò per la Russia…
Ginnysara 23 giugno 2008
No…
paoladl 23 giugno 2008
ma tutti quelli che parlavano di Girone di Ferro ora che nessuna di quelle 4 se qualitificata per la semifinale…che fine hanno fatto?
Achille 23 giugno 2008
paoladl: Sono andati a prendere una birra con quelli che pronosticavano il Portogallo vincente.
Alberto: a proposito, ma sbaglio o l’altra sera Dossena ha operato un notevole coming out durante la telecronaca dicendo “quella era la Russia con le magliette CCCP, che tanto ci piacevano”
Alberto 23 giugno 2008
Achille, credo che tu meriti un premio (ma uno grosso, eh) per stare ad ascoltare (e ricordare) quello che dice Dossena.
Cmq, io l’ho posseduta una maglietta di quelle lì. L’avevo acquistata a Budapest (gita dell’ultimo anno) e mi aveva dato il diritto a giocare i primi dieci minuti di ogni partita del torneo di calcetto della nostra festa dell’unità. Perché giocavo solo per quel motivo. La squadra era fortissima e si chiamava Armata Rossa, of course. Vincemmo tre tornei nella stessa stagione (luglio-agosto 1991). Io ho giocato in tutto 30 minuti (con un gol).
Achille 23 giugno 2008
Ah ma c’ho proprio dei lettori comunisti, io. Brrrrrr
davide-k 23 giugno 2008
no.
Milla 23 giugno 2008
Questi europei sono iniziati con una doccia fredda per l’italia (3 gol dall’olanda) e sono terminati con una sauna… Bolliti a fuoco lentissimo dalla Spagna!!!!
Luca Toni: una valigia con le ruote in mezzo al campo!
(cavolo ma sostituiscilo almeno a metà del 2° tempo… e poi far entrare Del Piero – rigorista e non fargli tirare neanche un rigore????)
P.S. Forza Russia o CCPP (fate voi)
neal 23 giugno 2008
vabbbeh aki, pensa a me per esempio:
intanto so stato costretto a vedere le partite con i commentatori spagnoli che gufavano… non puoi capire le seccie che ci ha tirato joseantoniocamacho in tutte le partite e soprattutto durante i rigori… ma non solo… speravo che vivendo in cagaluña non ci fossero caroselli e festeggi vari e invece bum… hanno sparato i botti hanno fatto i caroselli e hanno pure picchiato i turisti
lester 24 giugno 2008
E ora sportivamente ci godremo le partite che rimangono anche se non ci siamo noi, certamente.
Però ci gireranno le balle.
akiro 24 giugno 2008
si,
io speravo che l’italia non uscisse già eliminata dai gironi, l’aver passato il turno è condizione necessaria e sufficiente per farmi tifare altro… magari qualche squadra meno fighetta della nostra o magari anche qualche altro sport più sport.
biancaneve 7 luglio 2008
Dopo molti giorni trovo questo blog, e posso dirti che io ho davvero tifato a cuor leggero per la Spagna. Non possiamo vincere sempre noi, sarebbe bello, ma noioso,l’abitudine renderebbe tutto meno mitico.
I motivi per cui ho tifato per la Spagna?
-Mi piacciono, ancora, per il momento, gli spagnoli
-Gli spagnoli non sono francesi (e questa la trovo una grande cosa)
-Non hanno mai vinto quasi un tubo, quindi è una bella novità
-Casillas è un figo di prima categoria (anche i nostri sono fighi, quindi non è invidia, solo ammirazione da parte di una che potrebbe essere sua zia)
Ma c’è una motivazione più seria: ve lo ricordate il Mondiale di Corea 2002? Quali sono le squadre fatte fuori dai disonesti maneggi dei Coreani? Italia e Spagna. L’Italia campione del mondo e la Spagna campione d’Europa sono una nemesi, la migliore risposta a tanta disonestà sportiva. Quali coppe ha ora la Corea del Sud? Quelle che contano sono in mano a quelli che i coreani avevano fatto fuori con maneggi di pessima sportività. Mi sembra un’ottima risposta ai signori dagli occhi a mandorla di Seul.
Ciò detto, saluti.