Tira aria di prese in giro dalle parti dei campioni dell’house elettronica francese. Qualche giorno fa in molti blog musicali e forum circolava un forte entusiasmo per l’ascolto di Fragile, una nuova traccia dei Daft Punk tratta dalla colonna sonora di Tron Legacy, film in arrivo a fine 2010 (a proposito, ne dovremmo parlare di questo ritorno di Tron, girato da un esordiente mago degli effetti speciali e scritto da sceneggiatori reduci da Lost e Cloverfield). Il pezzo non era originalissimo ma nemmeno da buttar via, e rispettava in pieno lo stile daft punk. Passa qualche giorno e arrivano le smentite: non è un disco dei Daft punk, anche se poteva sembrarlo.
Nel frattempo, proprio ieri, su alcuni blog musicavi si sprecavano gli evviva: l’Ed Banger record aveva fatto arrivare via mail un nuovo singolo dei Justice, chiedendo di farlo circolare e di parlarne. Anche qui il pezzo non trasudava originalità, ma era quello che molti si aspettavano dai Justice. Efficace, insomma, e pronto a essere stroncato da quelli che avrebbero detto “Hanno rifatto lo stesso disco”.
In questo caso sono bastate meno di 24 ore. Anche questo era un fake. Ben fatto, prodotto a modino, ma un fake. Ai compulsivi scaricatori rimangono due buone tracce fatte da onesti artigiani, e una mezza giornata di gioia per aver avuto un’anteprima svanita nel nulla.
La doppia beffa potrebbe però essere servita a qualcosa: nella dance e nell’elettronica, più che in altri generi, inventare un nuovo stile e una nuova sonorità non garantisce un vantaggio duraturo, e non basta l’abilità tecnica per sperare di non essere raggiunti dagli ammiratori. Se i campionissimi della dance francesi vorranno distinguersi dai loro bravi emulatori, dovranno impegnarsi un po’ e tirare fuori qualcosa di originale, ché sul rifare loro stessi ormai sono stati bruciati da degli anonimi burloni.
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