Le domande da farsi per l’acquisto di calzature sostenibili



Sia che il vostro stile sia sportivo, casual o elegante, che stiate per partire per la settimana bianca o che il vostro peggior nemico siano i condominii senza ascensore, ciò che è certo è che fuori di casa sarete accompagnati dalle vostre scarpe. Banale vero? Ma questo è un ottimo motivo per sceglierle bene!

Di solito siamo alla ricerca di quelle comode, magari impermeabili, certamente durevoli, ma soprattutto economiche. La prossima volta immaginiamole anche sostenibili. Come tutti i nostri acquisti anche quello delle scarpe è un’ottima opportunità per prendersi cura, oltre che di noi stessi, anche dell’ambiente e di tutta la filiera che c’è dietro un prodotto. Anche le maggiori case di moda sotto la spinta di consumatori sempre più accorti e attenti al mercato si preparano ad andare in questa direzione. Per fare una scelta che soddisfi il nostro gusto e le nostre tasche ma che tenga anche in conto il benessere nostro e di chi ci lavora basta farsi le domande giuste. Allora quali sono quelle che dobbiamo farci per scegliere le nostre scarpe in modo sostenibile?

In questa breve guida proviamo a darti qualche dritta su cosa tenere a mente quando ci si appresta ad acquistare un nuovo paio di scarpe per fare una scelta da consumatori attenti all’ambiente e più in generale alla sostenibilità.

I materiali utilizzati sono rigenerabili e rispettano l’ambiente?

Esistono una serie di etichette di sostenibilità ambientale che possiamo cercare sulla nostra scarpa: FSC (Forests for All Forever) che certifica che i materiali provengano da albereti coltivati in modo sostenibile. La certificazione STeP by OEKO-TEX® rilasciata dalla OEKO-TEX® un consorzio di 18 istituti di testing e ricerca indipendenti che promuovono nel campo della produzione tessile e della pelle la sostenibilità e il miglioramento continuo dei processi di produzione. Ma la sostenibilità non è solo data da ciò che è usato per produrre una calzatura ma anche da chi la confeziona! I lavoratori.

Il produttore di calzature rispetta la sicurezza e salute dei suoi lavoratori?

Una buona idea è cercare sul sito del produttore se sono esplicitate le misure che vengono adottate per il garantire la sicurezza dei dipendenti che lavorano alla produzione. Difficilmente i prodotti in commercio vengono prodotti in Italia e spesso neanche in Europa. La delocalizzazione, inevitabile in un mercato globalizzato, dove le aziende tentano costantemente di abbattere i costi di produzione, non deve però essere fatta a spese della salute dei lavoratori. Per questo, consumatori che chiedono di conoscere e scelgono i propri prodotti in base alla sicurezza tenuta sui luoghi di produzione e, perché no, la politica dell’azienda in quanto a condizione dei lavoratori e della comunità in cui è inserita la produzione daranno un segnale ben preciso ai produttori.

Quanto dura una scarpa quando intensamente utilizzata?

Una caratteristica certamente importante sia per l’ambiente che per il nostro portafoglio è la durata di una scarpa. Dal punto di vista del consumatore, questo significa fare una scelta in base al reale utilizzo che ne faremo. Se per esempio siamo dei runners occasionali ci converrà spendere sulla durabilità più che sulla performance così da far durare la nostra scarpa il più possibile. Di solito il produttore o il commerciante tendono a enfatizzare questa caratteristica dei loro prodotti, perciò, il sito web o l’addetto del negozio saprà togliervi ogni dubbio, basterà appunto chiedere! Ed infine, passiamo alla nota dolente di ogni prodotto, il fine vita. In questo caso anche all’acquisto non dovremmo dimenticare di prendere in considerazione dove andrà a finire il prodotto che stiamo acquistando una volta terminato il suo scopo.

Cos’è stato previsto per il riciclo o lo smaltimento della scarpa?

Le fasi del ciclo di vita di un prodotto

Un buon prodotto non può essere pensato solo per funzionare bene, ma la sua ideazione deve tenere conto di tutte le fasi della vita compreso lo smaltimento. Per questo, deve essere progettato con un percorso chiaro di trattamento come rifiuto o il riutilizzo dei materiali con il riciclo. Infatti, non basta che tutto il percorso della produzione sia fatto nel rispetto dell’ambiente e che il consumatore possa utilizzare a lungo il prodotto se questo non trova un ulteriore impiego o viene smaltito in modo sostenibile. Un classico esempio per le calzature è quello delle colle utilizzate per l’assemblaggio che a volte, oltre che essere pericolose per i lavoratori, che adeguatamente formati non corrono rischi, possono diventare tossici per l’uomo e per l’ambiente una volta finiti in discarica. Solo per citare alcune sostanze cui prestare attenzione, la formaldeide che può provocare irritazioni alla pelle e agli occhi; coloranti azoici, vietati in Europa nelle produzioni dal 2002, sono potenzialmente cancerogeni. La lista da fare purtroppo sarebbe molto lunga…

Bene, ora vi siete convinti che sia necessario fare scelte più sicure e sostenibili per noi e per l’ambiente. Ma il problema che abbiamo tutti nel fare una scelta che lo sia realmente è il tempo. Come ridurre i tempi per la scelta d’acquisto?

Le App e la rete al servizio della sostenibilità

Tra i tanti servizi online che ci guidano verso scelte da consumatori più responsabili noi abbiamo scelto di lasciarci guidare da ecoFASHION, un’applicazione che ha l’obiettivo di portare la moda sostenibile in ogni città italiana. Potrete selezionare facilmente, filtrare i negozi in base a tutte queste caratteristiche e avere un’idea dei prezzi in modo rapido già dal vostro telefono. Un’ultima funzione utilissima è la ecofashion geolocalizzazione che vi permette di scegliere il negozio più vicino, magari ne avete uno già sotto casa e ancora non lo sapete!